Consigli per far mangiare ai bimbi ciò che non gradiscono

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Far mangiare i miei figli sta diventando una vera e propria impresa: mangiano sempre le stesse cose e guai a cambiare menù. Con il tempo le sto escogitando davvero tutte e quando non vogliono mangiare diventa una sfida in cucina. Un bambino che mangia poco è sempre fonte di preoccupazione per noi genitori: secondo alcune statistiche una buona percentuale di bambini viene portata dal pediatra perché “non mangia niente”.

Il paradosso è che, tranne rare eccezioni, i piccoli inappetenti sono tutti sani e hanno una crescita normale. Occorre quindi cercare di comprendere meglio come affrontare queste situazioni per evitare di stuzzicare i bambini con cibi troppo nutrienti che li abituano a ingredienti troppo grassi e zuccherini e che, nel tempo, potrebbero anche favorire il sovrappeso.

Io non sono una grande amante della carne, mentre mangerei ogni giorno pesce, che a loro non piace, anche se sappiamo tutte quanto sia importante per la crescita dei nostri bambini questo alimento. Per molti genitori l’ora di pranzo o di cena è una vera guerra. Infatti tre bambini su dieci vogliono mangiare sempre le stesse cose, si rifiutano di assaggiare cibi nuovi e mangiano poca frutta e verdura.

È quindi importante che i genitori seguano un percorso di educazione alimentare che stimoli i bambini ad assaggiare e scoprire nuovi alimenti senza paura. Così con il tempo ho trovato il modo di fargli mangiare un po' di tutto. Il Tonno è uno di quegli alimenti Jolly che posso mettere ovunque senza che loro se ne accorgano, facendo delle polpette, una pasta al pomodoro o una torta salata. Stessa cosa per le verdure, che inserivo all'interno di polpettoni o lasagne di verdure. Un'ottima idea sono anche i centrifugati di verdura e frutta, aggiustati con un po' di miele.

I bambini vanno presi per la gola, sicuramente un punto importante è la composizione del piatto: io gioco molto sulle forme e i colori, basta un toast tagliato a stellina con sopra una crema di piselli, delle nocciole tritate, dello sgombro in filetti e il gioco è fatto. Una buona idea è portare il bambino a far la spesa, preparare insieme la cena, assaggiare i piatti che si stanno cucinando. Insomma trasformare la cucina e i pasti in un momento di gioco e complicità.

Secondo gli esperti dell'ospedale pediatrico i bambini che vengono forzati a terminare tutto quello che c'è nel piatto provano un grande disagio. L'imposizione dei genitori, magari fatta a fin di bene, spesso ottiene un effetto contrario e per reazione suscita nei piccoli sentimenti negativi verso il cibo. Quindi meglio lasciare che i bambini mangino solo quello che si sentono. Col tempo impareranno a mangiare di più, inoltre è importante che i genitori durante i pasti non concedano distrazioni come televisione o tablet. L’ ora di cena deve essere un momento di condivisione e chiacchiere tra genitori e figli.

Gli adulti con i loro comportamenti sono per i figli dei modelli esemplari. È quindi importante che i genitori abbiano la stessa alimentazione dei bambini, che deve essere sana ed equilibrata, in modo da influenzarli positivamente. Non si può pretendere che un bambino mangi la minestra mentre i genitori cenano con qualcosa di più appetitoso. Meglio scegliere una ricetta che soddisfi il gusto di mamma e papà e vada bene anche per i piccoli.


Consuelo Reggiani

Mammaduepuntozero

mammaduepuntozero.it

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